Sono una nube, una nube che si confonde con gli oggetti, ma ad essi mai si unisce. Sono una nube, e nella nube è la mia solitudine la mia fame e la mia sete. La calamità è che la nube, la mia realtà, anela di udire qualcun altro che dica: “Non sei solo in questo mondo ma siamo in due insieme, e io so chi sei tu.”
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