mercoledì 29 maggio 2013

"Da quando vivevo da sola avevo scoperto che la notte dormivo più poco, proprio perché la mia mente, pellegrina e iper riflessiva, cercava disperatamente rifugio nella solitudine, che pure temeva tanto, per ritrovare in lei la purezza della sua sola voce. Senza l’interferenza di un mondo che non le raccontava alcune delle cose che più avrebbe voluto sentirsi dire. Così attendeva l'arrivo delle tenebre, per potersi finalmente immaginare e raccontare da sé tutto ciò che desiderava e che la affascinava". (La sindrome dell'Imperfetto)

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